Nonostante la notevole portata culturale, solo un gruppetto entusiasta e assonnato si ritrova puntuale alle 7 di mattina per la partenza. Una breve sosta per la colazione, con un’anticipazione di alcune informazioni storiche e culturali, rianima il gruppo in viaggio verso Pompei.
Lungo il viaggio qualche nube e un po’ di nebbia, ma la giornata a Pompei è bellissima.
All’ingresso degli scavi il gruppo è atteso da Stefano Vanacore, Direttore del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza di Pompei, che farà da Cicerone per tutta la visita.
Il
percorso si addentra per l’antica città seguendo sia itinerari noti sia
aree non aperte al pubblico, la vera valenza ed eccezionalità della
visita del gruppo AFCEA. In dettaglio il percorso:
- Palestra dei teatri, una sorta di foyer;
- Teatro grande, edificio di notevoli dimensioni per le rappresentazioni teatrali;
- Odeion – Teatro piccolo, destinato alle declamazioni poetiche e spettacoli musicali;
- Via Stabiana;
- Casa del Menandro, una delle più grandi Domus della città, estesa per oltre 1800 mq. Pitture in quarto stile;
- Via dell’abbondanza;
- Scavo evento della Domus dei Casti Amanti;
- Domus di Giulio Polibio;
- Foro, il centro della città con gli edifici pubblici;
Macellum, il principale mercato – visita ai calchi di uomini; - Terme del Foro, costruite dopo 80 a.C.;
- Granai del foro, mercato di frutta e verdura ora utilizzato come deposito archeologico;
- Tempio di Apollo, il più antico di Pompei;
- Basilica, presenta una pianta rettangolare a 3 navate con decorazioni di primo stile II sec. a.C.;
- Terme Suburbane, proprietà privata poco fuori le mura.
Durante il percorso, Vanacore
ha fornito dettagli storici, archeologici e curiosità che hanno reso di
particolare interesse la visita. Tra le curiosità val la pena di
ricordare come fossero presenti le prime soluzioni di attraversamento
pedonale mediante lastroni di pietra rialzata che ricordano le attuali
strisce pedonali, e i buchi nel ciglio stradale per legare i cavalli
come prima forma di zona di parcheggio.
Al
termine della visita si prosegue per Angri, dove il gruppo è atteso al
ristorante Le Gourmet, affacciato sulle strette vie della città, per un
meritato ristoro.
Al termine si
prosegue a piedi verso il Castello di Angri, dove il gruppo è accolto
dall’Assessore Comunale alla Cultura del Comune e dal Presidente
dell’Associazione Culturale Panaceart.
Di
origine medievale, poi passato ai Doria e restaurato nel Settecento, il
Castello Doria di Angri ha la particolarità di essere posizionato nella
piana, anziché nella consueta zona strategica per il controllo del
territorio. Lo scopo era di fare da ripetitore dei messaggi, che
all’epoca erano ancora trasmessi solo con mezzi ottici, tra altri due
castelli, questi sì a controllare la costa salentina.
Ormai
giunti alla fine della giornata, un’ultima breve tappa alla Collegiata
di S. Giovanni Battista, chiesa dalla facciata romanica con un
interessantissimo interno barocco.
Il
tempo tiranno non ha concesso nemmeno un minuto per acquistare prodotti
locali, mozzarelle, cedri, limoni, ma ha sicuramente appagato
l’interesse culturale verso uno dei siti turistici tra i più noti al
mondo, allo stesso tempo ricco di fascino e mistero.